ORIGINAL TV SERIES
BELCANTO
COLONNA SONORA ORIGINALE DELLA SERIE TV 
Belcanto è una Serie TV, prodotta da Lucky Red e Rai Fiction, in cui la grande tradizione dell’Opera Italiana si intreccia con sonorità contemporanee in un visionario processo di rielaborazione. Arie e capolavori della tradizione classica sono stati reinventati e arricchiti da elementi originali creando un universo dove musica popolare, canto lirico e soundtrack contemporanea creano un ponte tra passato e presente.
La serie segue la storia di Maria (Vittoria Puccini) e delle sue figlie, Antonia (Caterina Ferioli) e Carolina (Adriana Savarese), in fuga da Napoli per sottrarsi all’oppressione del violento marito di Maria, Iginio (Antonio Gerardi). Il loro viaggio le conduce a Milano, cuore pulsante dell’Opera di metà Ottocento, un mondo tanto affascinante quanto spietato. Le tre donne lottano per affermarsi, sospese tra il richiamo della fama e le insidie della vita.
Belcanto è una storia di lotta per la libertà e di coraggio, in cui la musica diventa espressione di emancipazione e desiderio di riscatto.

︎ ︎ ︎
Spotify - Deezer
Apple Music - Tidal
link tree
BELCANTO | OPERA | TRADIZIONE | IBRIDAZIONE | ARTIGIANATO | PRODUZIONE | INVENZIONE | RISPETTO*nota di Stefano Lentini
Contrariamente a quanto si possa pensare, il belcanto non è un modo "bello" di cantare, ma una vera e propria prassi esecutiva che ha dominato il melodramma italiano nella prima metà del XIX secolo. I cantanti del belcanto adottavano precise consuetudini di fioritura, abbellimento e vocalità, oggi quasi del tutto scomparse a favore di approcci più aggressivi, potenti e iper-definiti.
Nella Serie il termine Belcanto assume un valore simbolico piuttosto che filologico: diventa il luogo dell’amore per la musica, per il canto, per quella tensione spirituale che coinvolge tanto l’interprete quanto l’ascoltatore ma anche per evocare qualcosa che non c’è più. Il concetto musicologico è stato deliberatamente tradito per creare un un polo d’attrazione atipico rivolto a quanti percepiscono la musica classica come elitaria, noiosa o antiquata.
C’è tuttavia un secondo titolo che mi ha suggestionato e guidato: è “Regina della Notte”, dalla celebre aria di Mozart. L’idea di una protagonista femminile regale, dominatrice, immersa in un contesto oscuro, portatrice di ambivalenza, mistero, e forse pericolo, mi ha accompagnato per tutta la stesura della colonna sonora, insieme a due altre tensioni fondamentali. La prima, la volontà, condivisa con il regista e i produttori, di creare un linguaggio in grado di ibridare i capolavori della musica classica e lirica con un’estetica contemporanea. La seconda, spingeva questa fusione ancora oltre, intrecciandola con la tradizione popolare napoletana, così da trascinare l’ascoltatore in un altrove simbolico, materico, antico, eppure intenso e forte come il nostro migliore pop.
La creazione della colonna sonora di Belcanto è stata lunga, forse uno dei lavori più complessi che abbia mai affrontato, durato più di un anno e mezzo, caratterizzato da un grande lavoro di squadra, a partire dalle prime riunione musicali volte a definire le arie, fino alle registrazioni degli ultimi mesi. Un processo mosso dall’idea che il luogo dell’Opera non debba essere un Museo delle antichità o delle antiche consuetudini, ma un processo dinamico.
Un grande lavoro è stato fatto anche in fase di pre-produzione per realizzare le tracce musicali che hanno scandito la sincronizzazione delle performance sul set, decine di interventi musicali che prevedevano la presenza di attori, musicisti, manisti, ensemble, orchestre, coach vocali, musicali e posturali.
Lavorare a questa progetto mi ha permesso di guardare da vicino, decostruire e maneggiare capolavori unici. Ho infranto alcune regole, ne ho reinventate altre, rielaborato celebri melodie e armonie, ibridato nuclei di significato. Ho avvicinato elementi distanti e ne ho allontanati altri, perché questa serie è anche un omaggio alla complessità dell’Opera, alle infinite sfumature che la musica ha portato al suo interno, generando conflitti e pacificazioni, piaceri fugaci e riflessioni profonde. Un’idea ha guidato tutto il processo musicale: l’Opera è sempre stata dinamica, mutevole, capace di essere al tempo stesso leggera e intensa, semplice e complessa, ordinaria e raffinata. Alcuni sostengono che l’Opera sia finita con la morte di Giacomo Puccini, altri che continui a vivere nei maggiori teatri di ricerca. Per me, l’errore più grande sta nel trattarla come un'entità immutabile, un valore assoluto. Basta togliere la maiuscola alla parola Opera per rendersi conto che esistono tante opere — e per questo, non si può proprio dire che sia finita.
*****
SOUNDTRACK PERFORMED BY:
Coloora Musick Orchestra & Quartetto Adorno
Edoardo Zosi, concertmaster
Daniele Belardinelli: conductor
Coro di voci bianche “I piccoli cantori” di Barcellona Pozzo di Gotto, Salvina Miano: choir master
Nuovo Coro Lirico Sinfonico Romano, Stefano Cucci: choir master
Alessandro Deljavan, Alessandro Simoni: piano
Andrea Marzari: electric guitar
Marco Rovinelli: drums
Stefano Lentini: guitars, bass, piano, clarinet, flute, ronroco, tres, harmonium, percussion, backing vocals, synthesizers, programming, music director, additional mixer
Carmen Maria Aurora Bocale, Valentina Gargano, Naomi Rivieccio, Marla Green, Chiara Latini, Jesus Eduardo Niave: vocals
Antonio Arcangeli: music assistant, programming and additional arranger
Fabrizio Aiello, Diego Guarnieri, Stefano Dalfovo, Antonio Giardina, Emanuele Lucchisani: programming and additional arrangers
Davide Dell’amore, Michale Seberich, Fabrizio Ludovici: recording engineers
Geoff Foster : mix
John Webber: mastering (AIR Studios)
℗ ℗ | 2025 | COLOORA RECORDS
︎